Centenario Verdiano / Verdi's centenary

Nei saloni di Villa Sospisio, in un allestimento iperreale cui il pubblico era invitato a partecipare in "IMMERSIONE TOTALE", sono andate in scena alcune anteprime di "LA TRAVIATA".

In the wonderful Villa Sospiso (Rome) Schipa Jr. has staged La Traviata in a hyperrealistic version, with the audience invited to join the action from within, toasting, dancing and singing with the cast, and following the action in various locations.

I cinque eventi, inseriti in una cornice culturale e mondana di alto profilo, sono stati il pretesto per lanciare una concezione diversa di gestione del Melodramma, a cominciare dalla riduzione per DUE PIANOFORTI del maestro Luca Tieppo, inedita in Europa, che spoglia l’allestimento da ogni gigantismo e lo rende disponibile anche alle normali compagnie teatrali attente alla valorizzazione dei contenuti drammaturgici dell’Opera.

The new edition was based on the version for two pianos elaborated by Luca Tieppo, at its first performance in Europe, wich makes the staging available also to regular theatrical companies interested in experiments in opera dramaturgy.

La compagnia era selezionata fra i migliori talenti presenti sulla scena giovanile operistica nazionale e arricchita da partecipazioni spontanee di livello eccezionale come il coro della Scuola di Musica del Testaccio e la compagnia di danza di Gabriella Borni.

L’iniziativa, concepita e diretta da Tito Schipa Jr. e lanciata dall’Associazione Culturale Inter-Esse e dalla storica cooperativa teatrale "La Fabbrica dell’Attore" di Giancarlo Nanni, ha ottenuto il patrocinio del Comitato Governativo per le Celebrazioni Verdiane del 2001.

          Info e prenotazioni: info@titoschipa.it

        LA STAMPA / THE PRESS:

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 





Di Enrico Stinchelli

Il modo migliore di assistere allčopera, magari fosse sempre così. Un esperimento che ritengo estremamente riuscito, una vera full immersion, come ha detto Schipa, che garantisce emozioni e sensazioni molto più autentiche di quelle purtroppo scarse offerte dal teatro della Capitale in questi ultimi tempi.

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di Lorenzo Tozzi

E IL PUBBLICO BRINDA CON VIOLETTA
Suggestiva edizione cameristica dellčopera verdiana con un giovane cast

Una Traviata certo diversa, quella imbandita nei saloni di Villa Sospiso per un pubblico selezionatissimo (90 persone) da Tito Schipa jr. La novità è nellčabbattimento della quarta parete, quella barriera invisibile, ma sempre presente in teatro, che separa la scena dalla platea. Il pubblico vive infatti in prima persona, come inusuale comparsa teatrale, la vicenda romantica di Violetta e Alfredo, lčemozione di un sentimento che vince le convenzioni borghesi ed i paternalismi moralistici. Nulla, salvo lčorchestra, manca allčedizione di Schipa che si avvale, salvo il navigato Angelo Romero nel ruolo di Germont padre, di un cast giovane ma talentato con Ornella Pratesi e Massimiliano Drapello alla ribalta. Non mancano i balletti disegnati con leggerezza da Gabriella Borni, non gli eleganti costumi dčepoca di Adriana Ruvolo, non il variegato coro mobile alla bisogna (della Scuola Popolare di Musica di Testaccio), non il pathos e la crescente temperatura emotiva dellčopera. Gli spettatori si confondono con coristi e comparse, con ballerini e cantanti ora in un brindisi a lume di candela, ora in un valzer entrčacte, in una sorta di voyeurismo ravvicinato e raffinatissimo. Dčeccezione il parterre (300 mila lire a biglietto salvo invitati) con principi di Santa Romana Chiesa, dame in maschera, politici ed intellettuali.


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di LANDA KETOFF

Opera in salotto tra maschere balli e brindisi

Questa sera nella villa rappresentazione e cenone finale È la prima dell’opera verdiana con gli spettatori che "vivranno" la storia

Siamo nell'anno verdiano e tutti si affannano a celebrarlo, di solito con manifestazioni serissime Messe di Requiem o opere lacrimose presentate spesso in modo eccelso ma pur sempre tradizionale. Nessuno aveva finora pensato a un lavoro verdiano, in questo caso "La Traviata", presentato in «full immersion», ossia con gli spettatori che vivono dentro l'opera, a diretto contatto con i protagonisti, senza la consueta, spesso raggelante suddivisione tra palcoscenico e platea. E in un luogo molto speciale, la Villa Sospisio, seicentesca dimora in via S. Francesco di Sales 21b, di recente restaurata, che ospita uno dei salotti più frequentati di Roma, quello di Guya Sospisio.
Totale immersione, dunque, in Traviata, con la partecipazione al ballo e al famoso brindisi (Libiam ne' lieti calici) durante la festa in casa di Violetta nel primo atto (qui in un enorme salone della Villa) e alle gioie semplici della campagna in una stanza più intima che si apre su uno splendido giardino arrampicato sulle pendici del Gianicolo nella prima parte del II atto. E nella seconda parte, di nuovo a Parigi, a casa di Flora, lo spettatore può unirsi al Coro nell'esecrare l'«infamia orribile» di Alfredo che getta i soldi in faccia alla povera Violetta, per poi muoversi all'Addio del passato della morente giovane e piangere al suo grido «Gran Dio, morir sì giovane». L'idea della «full immersion» è di un geniale regista che di idee musicali e registiche ha dimostrato di averne molte, Tito Schipa jr, figlio dell'omonimo grande tenore. Schipa jr non ha l'eccezionale voce del padre, ma è un musicista notevole (ha studiato canto e pianoforte), è ottimo regista e del padre ha la sensibilità musicale e il gusto del teatro. Realizzata col patrocinio del Comitato per le celebrazioni verdiane, l'opera la si ascolta per interno ma in una versione per due pianoforti creata da Luca Tieppo che la esegue insieme a Luis Gabriel Chami. I personaggi ci sono tutti, bravi, e quasi tutti giovani, c'è il Coro della Scuola di Musica di Testaccio diretto da Renzo Renzi e ci sono costumista, coreografo e ballerini: non manca nulla. Il tutto ben guidato da Schipa jr. Come si sa, Violetta morì a carnevale e la prima è questa sera e la seconda il 27, martedì grasso, sempre alle 21. Il pubblico è invitato (ma non è d'obbligo) a intervenire con un costume adatto all'epoca della Traviata. Dopo lo spettacolo ci sarà un cenone e il prezzo, per la tessera del club, l'opera e la cena, è di lire 200.000. Già si sono prenotati in tanti, da Enzo Siciliano a Enrica Bonaccorti, Marina Scialiapin, Enrico Mentana, Fernanda Pivano, Mario Martone, Roberto D'Agostino, Pippo Franco e molti altri. Anche il ministro Giovanna Melandri sembra intenzionato a non perdersi questo insolito spettacolo. Altre repliche, con o senza cena. Per informazioni e prenotazioni tel. 0668806242.


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di SALVATORE TAVERNA



Poveri carcerati, mica riescono a dormire! Sì, gli acuti di Violetta attraversano le sbarre e arrivano alle orecchie dei detenuti di Regina Coeli. Eč notte fonda nel cuore di Trastevere. E in casa di Guya Sospisio, dea dei ricevimenti trasversali, Ornella Pratesi, Massimiliano Drapello e Angelo Romero cantano e incantano. Va in scena la Traviata arrangiata da quel piccolo-grande genio di Tito Schipa junior, figlio dello storico tenore lirico. Per lčoccasione? Abolito il palcoscenico. Gli invitati doc si mixano in costume (pochi), in abito da sera e smoking (tanti), ai cantanti, ai coristi, alle comparse e lčavvenimento verdiano si trasforma in lunga notte mondana. Una grande onda di testoline si muove di spazio in spazio: dal salone affrescato al giardino dčinverno.
E al momento del cin cin łtraviatino" (Libiam neč lieti calici che la bellezza infiora...) brindisi corale: ballerine, invitati, artisti. Guya fa girare le bottiglie di spumante firmate da lei: carambolano le bollicine, tintinnano le coppette di cristallo. Violetta lancia un bacio agli invitati (duecento) e loro ringraziano con un inchino. In questa gara di pizzi, merletti e velette, lčorchestra? Non cčè. Per la prima volta lčopera verdiana viene eseguita con lčaccompagnamento di due pianisti Luis Gabriel Chami e Luca Tieppo. Mentre il coro è dalla Scuola popolare di Musica di Testaccio.
Alla fine del secondo atto? Quando cantanti e ballerini si riposano e si lasciano ricreare il trucco, valletti in parrucca e guanti bianchi invitano il pubblico a danzare. Che ballo in maschera! Allacci malandrini nel giardino dčinverno. Gli artisti si preparano per il gran finale. Vocina dal fondo: «Ci potevano far mangiare prima. Ho una fame da lupa». Lunga attesa. Violetta si ammala, soffre, singhiozza, perde le forze, muore. Richieste di bis, un successo. Parte la cena, duecentomila lire a persona. Gongola Tito Schipa junior. Applaudono Sandra Verusio, Rosalba Giugni, Marina De Laurentiis, la principessa Marina Pignatelli, lo scrittore Enzo Siciliano, Marisela Federici, elegantissima in abito ottocentesco, il principe Carlo Massimo, presidente del Circolo degli Scacchi, la divina Carla Fracci, il sovrintendente dellčOpera Francesco Ernani, ed Enrica Bonaccorti che paralizza i cantanti per colpa del suo telefonino: trilla sulle note del Trovatore.
«La Traviata di Tito? Un modo nuovo per mixare lčopera nellčopera», sussurra Guya a Paolo Romanazzi. La più Violetta di tutte? Rosy Greco che soffre, in silenzio, per la fine del suo tenero amore.


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Saloni di Villa Sospisio, Via di San Francesco di Sales, 21b - Tel. 06.68806242
traviata@titoschipa.it

Nel centenario verdiano del 2001

la Cooperativa "La Fabbrica dell’Attore"
in collaborazione con l’Associazione Culturale "Inter — Esse"
presenta, da un’idea di Tito Schipa Jr.
tre anteprime di

LA TRAVIATA

Un’opera in immersione totale
A Full Immersion Opera

Musica di
GIUSEPPE VERDI
Libretto di FRANCESCO MARIA PIAVE

Con

Violetta Valery: ORNELLA PRATESI (CLAUDIA TOTI LOMBARDOZZI)
Alfredo Germont: MASSIMILIANO DRAPELLO (EDOARDO GUARNERA)
Giorgio Germont: ANGELO ROMERO (FABIO TINALLI)

Flora Bervoix: Marina Tiberi (Caterina Novak)

Barone Douphol: Fabio Tinalli
Gastone,
Visconte di Letorières:
Paolo Farnesi
Dottor Grenvil: Bernardino Di Bagno
Marchese D’Obigny:
Cesidio Iacobone
Annina: Ilaria Ziccarelli
Commissionario:
Massimo Biasini

Pianisti e concertatori
LUIS GABRIEL CHAMI e LUCA TIEPPO

Coro della Scuola Popolare di Musica del Testaccio diretto da
RENZO RENZI

Fiammetta Bona, Carla Carretti, Marco Guelfi , Marco Nani, Renzo Renzi,
Elisabetta Basirico, Claudia Cinti, Alessandro Manuali, Cristina Rubini, Ornella Scocca,
Fabrizio Borzi, Carmine D’Andreano, Antonio Manzella, Emanuela Quartullo

Ballerini della compagnia INVERSO.COM
Simona Crivelloni e Luca Vetere

Elaborazione per due pianoforti, organizzazione e coordinamento musicale
LUCA TIEPPO

Coreografia
GABRIELLA BORNI

Costumi e Supervisione Estetica
ADRIANA RUVOLO

Fotografia
ELENA LANDI

Arredo e pittura d’ambiente
KURT FLECHL

Accessori
SILVIA BRUSCHINI

Arredo Floreale
MAURIZIO MINNUCCI

Assistenti alla regia e direttori di scena Assistenza tecnica
MAURO CONTI e FRANCESCA MIGNECO FABIO ZAMBARDI

Regia

TITO SCHIPA JR

LA TESTA DI TORO E’ REALIZZATA DA LENA MAZZOCCHI
L'INCISIONE UFFICIALE È DI LUIGI STEFANO CANNELLI

Sartorie Bimi e Farani - Sarta Lorenza Testani

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